Le Cicatrici
Tutto quello che devi sapere…
Tutto quello che devi sapere…
Ogni intervento di chirurgia plastica porta con se la presenza e permanenza di un cicatrice cutanea il cui aspetto definitivo è il risultato di un lungo processo di maturazione di mesi o anni.
In chirurgia plastica vengono utilizzati tecniche e materiali di sutura specifici col fine di ottenere una cicatrice il cui risultato estetico sia il migliore possibile.
Tuttavia, in alcuni casi, esistono diversi fattori indesiderati che inevitabilmente portano ad una maturazione patologica del processo cicatriziale, con evidenti esiti peggiorativi della qualità estetica della cicatrice.
In generale, i soggetti con carnagione chiara hanno maggiore probabilità di presentare cicatrici di buona qualità rispetto ai soggetti con carnagione scura. Inoltre in alcune regioni del corpo le cicatrici tendono per costituzione a risultare più evidenti.
Purtroppo la probabilità che si formi una brutta cicatrice non dipende dalla maggiore o minore abilità del chirurgo, ma dal modo in cui la cute di un soggetto reagisce producendo una cicatrizzazione alterata .
cicatrice del solco mammario
ottima qualità ad 1 anno dall’intervento
cicatrice periareolare
buona qualità ad 1 anno dall’intervento
Fortunatamente gli esiti cicatriziali con una normale evoluzione e di buona qualità sono la grande maggioranza dei casi, grazie alle accortezze tecniche intra e post operatorie che vengono adottate in chirurgia plastica.
In una prima fase, che dura qualche settimana dopo la guarigione della ferita, la cicatrice appare arrossata e talora pruriginosa. Durante la successiva fase di maturazione, della durata variabile da qualche mese ad un anno, la cicatrice si schiarisce fino ad assumere un colore simile a quello della pelle circostante, si ammorbidisce e si spiana.
cicatrice ipertrofica del solco mammario
cattiva qualità ad 1 anno dall’intervento
cicatrice ipertrofica periareolare
pessima qualità ad 1 anno dall’intervento
CICATRICI IPERTROFICHE: caratterizzate da un’eccessiva e perdurante produzione di collagene e piccoli vasi; si presentano rilevate rispetto al piano della cute indenne circostante, arrossate, ipercromiche (più scure), consistenza fibrosa, pruriginose e a volte dolenti. In alcuni casi la cicatrice tende a retrarsi deformando i tessuti circostanti. Possono essere il risultato di condizioni locali sfavorevoli che si possono verificare nel corso della guarigione della ferita (infezione, ematoma, eccessiva tensione) oppure di una particolare predisposizione individuale.
Possono volerci diversi anni prima che il processo di maturazione e regressione si completi con un modesto miglioramento dell’esito estetico che rimane comunque di cattiva qualità.
Ad oggi tutti i possibili trattamenti come creme, gel, cerotti di silicone, infiltrazioni con cortisone, laser, revisioni chirurgiche, etc. portano ad un miglioramento il più delle volte di minima entità e comunque non sono mai completamente risolutivi.
CICATRICI CHELOIDEE: caratterizzate, come le ipertrofiche, da un’eccessiva e perdurante produzione di collagene e piccoli vasi, ma di maggiore entità e gravità; hanno le stesse caratteristiche morfologiche delle cicatrici ipertrofiche, ma se ne differenziano per le dimensioni che si estendono oltre i margini della ferita da cui sono originate. Sono sempre causate da una predisposizione individuale, spesso su base familiare, possono insorgere in qualsiasi sede corporea anche a seguito di minime lesioni. Quasi tutti i trattamenti risultano inefficaci.
CICATRICI IPOTROFICHE: si presentano slargate e depresse rispetto al piano della cute indenne circostante, con cute di rivestimento molto sottile e di consistenza morbida. Possono essere associate ad alcune malattie (Sdr. di Marfan, diabete, collagenopatie) o a condizioni locali che si oppongono ad un buon consolidamento dei margini della ferita.
Nella mia casistica personale di più di 1500 interventi di chirurgia estetica del seno, la percentuale di casi di cattiva cicatrizzazione osservata è di circa 2 pazienti ogni 100
Ecco perché è di fondamentale importanza che la paziente che decide di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica, sia consapevole del rischio, anche se in percentuale molto bassa, di poter sviluppare queste forme di cicatrizzazione patologica con conseguenti esiti estetici insoddisfacenti.
A differenza di quanto comunemente si pensi, le cicatrici sono dei segni permanenti che non possono essere eliminati con nessuna tecnica chirurgica o medica, ma possono essere soltanto migliorate. Generalmente con il tempo (anche diversi anni) l’evidenza estetica delle cicatrice tende ad un miglioramento spontaneo.
Mi sento fare spesso questa domanda negli interventi di mastoplastica additiva. Leggete questo approfondimento per sapere come la penso…